Interpretare il Paesaggio camminando #suegiuperlecolline
Con il termine paesaggio intendiamo un insieme culturale che comprende molteplici fattori: l’ambiente fisico, il territorio geografico e politico, l’ambiente ecologico e tutte le trasformazioni culturali e storiche operate dall’uomo.
il paesaggio non è solo una semplice rappresentazione visiva, ma anche un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i nostri sensi. La vista è ovviamente un elemento chiave, ma il paesaggio può anche essere percepito attraverso l’udito, l’olfatto, il tatto e persino il gusto. Ad esempio, il suono di un fiume che scorre, l’odore dei fiori in un giardino, la sensazione del vento sul viso o il sapore dei prodotti locali possono contribuire a definire e arricchire un paesaggio.
Camminare permette di “percepire” il paesaggio in modo emozionale.
SENTIERI di COLLINA
Sono almeno due decenni che l’idea di realizzare alcuni percorsi naturalistici è presente nelle fantasie di alcuni appassionati podisti e camminatori di Costigliole.
I percorsi si delineano su strade comunali o vicinali che ricalcano il tessuto viario medievale come attestato dal ritrovamento nell’archivio comunale di un antico stradario del 1428.
I percorsi hanno caratteristiche ricorrenti in modo più o meno accentuato legate al territorio attraversato:
- I luoghi dell’anima – le antiche parrocchiali: Santa Maria del Sasso, San Michele di Cavorra, San Carlo, Madonna di Loreto, San Siro di Bionzo, Annunziata, tutte poste in luoghi panoramici di notevole bellezza – le chiese campestri: in particolare San Siro tra Sant’Anna e Nosserio – i piloni votivi tra cui il lazzaretto a San Carlo – il luogo ove sorgeva l’antica Pieve De Ponte in Valcioccaro.
- I luoghi della memoria – i castelli: Costigliole, Burio, Motta – i mulini – la Rocca medievale di Costigliole, l’antico abitato di Loreto, le ville settecentesche, il cimitero, le confraternite e la parrocchiale del capoluogo, gli antichi granai.
- I luoghi del lavoro – I campi coltivati e le vigne, le cave di gesso: Motta, Annunziata, Sant’Anna, Bastia – le cantine – le distillerie – la tartufaia
- I luoghi della natura – la valle del Rio Bragna – il Tanaro – la val Tinella – la zona umida del Paludo.
Passo dopo passo con il nostro gruppo di camminatori “su e giù per le colline”, incontriamo persone e culture differenti, promuovendo la convivialità, la condivisione, la gentilezza, scoprendo i segni identitari che rendono riconoscibile ed unico il nostro territorio: una chiesetta campestre, un pilone votivo, le cascine isolate o in piccoli nuclei, un abitato sul crinale attraversato da una strada (spesso una via che conduceva al mare “via marenca”), un castello, una torre o una villa isolata, un viale alberato, i ciabot, i pozzi isolati, i muri a secco, le vigne con i “trou” (contenitori di cemento per preparare il verderame), ma anche il suono delle campane, il frinire delle cicale, il canto dei grilli, il rumore di un trattore o un particolare odore, un profumo…. e allora buon cammino #suegiuperlecolline
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